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INFORMAZIONI SULLE PRECAUZIONI PER EVITARE LA TRASMISSIONE DI AGENTI PATOGENI

RISCHIO BIOLOGICO

Il processo di ideazione del simbolo indicante il rischio biologico riassume la problematica che vogliamo affrontare: il rischio biologico, essendo un rischio infortunistico, è impossibile da eliminare completamente, e l’abitudine porta alla sottovalutazione del rischio stesso. Quindi, nel creare il simbolo nel 1966, l’ingegnere ambientale Charles Baldwin affermò che "Volevamo qualcosa che fosse memorabile, ma privo di significato, così avremmo potuto educare le persone su che cosa significasse".
Il nuovo simbolo doveva colpire nella forma, al fine di attirare l'attenzione immediata; essere unico e inequivocabile, per non confondersi con simboli utilizzati per altri scopi; riconoscibile rapidamente e facilmente rammentabile; simmetrico, per apparire identico da qualsiasi prospettiva di avvicinamento; e accettabile per gruppi di varie etnie. Il simbolo scelto, presentato qui di seguito, ha avuto il punteggio massimo per memorabilità.

IDENTIFICARE UN POTENZIALE RISCHIO
Questo logo indica la probabilità che un soggetto possa infettarsi e poi ammalarsi nel corso del’attività lavorativa in seguito ad esposizione ad agenti biologici: microrganismi come batteri, funghi, virus, parassiti, che possano infettare l’uomo.


MALATTIA
Superamento delle difese dell'ospite da parte del microrganismo e comparsa di sintomi clinici più o meno, con evoluzione verso la guarigione, la cronicizzazione o la morte dell'ospite.

Il rischio di manifestare la malattia dipende:

  • a) dalle caratteristiche dell'agente biologico
  • b) dalla resistenza del soggetto ospite

INFEZIONE
Penetrazione e moltiplicazione del microrganismo patogeno all'inferno dell'organismo ospite.

Il rischio di infezione dipende:

  • a) dalla prevalenza dell'infezione nella popolazione (serbatoio)
  • b) dal tipo di attività espletata
  • c) dalle misure di prevenzione impiegate

RISCHIO CHIMICO

Il personale sanitario è soggetto al rischio chimico in relazione non solo all'utilizzo di sostanze chimiche (ad esempio detergenti, disinfettanti, sterilizzanti, ...), ma anche alla preparazione e somministrazione di farmaci (farmaci antibiotici, antiblastici/antitumorali).

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CORRETTO UTILIZZO DEI DISPOSITIVI

La direttiva 2010/32/UE pur fornendo una serie di definizioni non chiarisce cosa sidebba intendere per "dispositivo con meccanismo di protezione".
La Regione Emilia-Romagna recepisce i criteri pubblicati fissati da varie Agenzie Internazionali Regolatorie.

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SICUREZZA DI TAGLIENTI E PUNGENTI PER L'OPERATORE SANITARIO

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Un servizio di informazione offerto agli operatori sanitari da Becton Dickinson